Il Presidente AFI, Sergio Cerruti, dalla parte
dei Giovani artisti di Sanremo
(ANSA) – SANREMO, 9 FEB – “Il bilancio di questo festival, per me il primo come presidente AFI, è senz’altro positivo. Tuttavia, è altrettanto innegabile che ci sono state delle leggerezze rispetto ad alcuni aspetti, primo fra tutti abbandonare nell’incertezza per giorni giovani artisti con l’illusione di un’esibizione e di uno spazio promozionale che poi non c’è stato, almeno per come inizialmente pensato e comunicato”: lo dice all’ANSA Sergio Cerruti, a nome dell’Associazione Fonografici Italiani.
“Sono innegabili gli sforzi profusi per realizzare uno spettacolo di altissimo livello – aggiunge – e per questo bisogna rendere merito a tutta l’organizzazione del festival senza dubbio molto complessa”, ma, a proposito dell’invito fatto ai 22 finalisti di Sanremo Giovani in un primo momento, prima di decidere di ospitare sul palco solo i primi sei classificati, Cerruti aggiunge: “Ad aggravare il tutto, il fatto che questi giovani artisti, attraverso i loro produttori, abbiano ricevuto comunicazioni confuse al punto che alcuni hanno anche raggiunto Sanremo a proprie spese. Vorrei concludere – aggiunge – suggerendo che la vicinanza delle associazioni di categoria può offrire sia spunti costruttivi sia facilitare l’individuazione di soluzioni che garantiscano equilibrio e pluralità”.