Gabriel Wegner è un cantautore emergente, le sue canzoni rimandano ai miti della musica Rock e SynthPop anni ’70/’80, è stato paragonato ai Pink Floyd, David Bowie e Aerosmith. Ha cominciato a comporre da giovanissimo passando in varie Rock Band dell’Underground romano, alcune delle sue canzoni sono state usate nei programmi televisivi come Blob su Rai3, anche su un programma degli anni ’90 della Mediaset e come sigla pubblicitaria dell’Unicef. Corteggiato dalla Sony del Regno Unito e da quella italiana.
Dal 2014 si è concentrato su questo progetto, componendo canzoni differenti dal suo repertorio abituale, allargandosi non solo su altri generi e stili musicali, ma anche su culture differenti. Ha rivisitato la vita di suo nonno Armin T. Wegner e i capitoli storici nel quale era coinvolto, notando anche alcuni riflessi nella situazione attuale.
Poet in dead town ripercorre il viaggio dello scrittore lungo la steppa della Mesopotamia che ha visto come testimone visivo del primo genocidio del XX secolo. È come scrutare nella mente di un uomo che davanti al “male” seppur consapevole di essere solo e di mettere a rischio la propria vita a deciso di non restare in silenzio.
Armin T. Wegner era scrittore, poeta, giornalista, conduttore radiofonico e dottore in diritto tedesco. Nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale denunciò, a rischio della propria vita, il massacro (genocidio) degli Armeni, perpetrato dal governo Turco. Le sue denunce non furono solo scritte ma anche fotografiche, eseguite di nascosto e che fino a quel periodo la fotografia era solo una forma d’arte, infatti lui può essere considerato il primo reporter fotografico della storia.
Nel Regime Nazista Armin Wegner fu l’unico intellettuale tedesco che alzò la sua voce in favore dei diritti umani del popolo ebreo, scrivendo una lettera aperta contro Hitler. Venne arrestato e torturato dalla SS, privato dei suoi beni e del suo titolo nobiliare. Riuscì a scappare dirigendosi verso l’Inghilterra, poi Palestina ed infine in Italia, dove si posizionò sotto falso nome.
Ora i Gabriel Wegner è impegnato insieme alla RAI, BBC, Consolato Armeno, Ambasciate Armene, A.R.P.A. Foundation of Los Angeles, Museo del Genocidio Armeno di Yerevan, AGBU di Londra, Gariwo (il giardino dei giusti).