Cos’è il codice ISRC?
Il codice ISRC (Codice Standard di Registrazione Internazionale) garantisce l’unicità dei supporti audio e video musicali, identificandoli a livello internazionale.
Nel 1989 IFPI Secretariat (International Federation of the Phonographic Industry) è stata nominata l’Autorità Internazionale di registrazione per l’ISRC da ISO e ha assunto la funzione di Agenzia Internazionale ISRC.
Dal 1994 FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) è stata nominata da IFPI Agenzia nazionale per l’Italia.
Dal 2019 A.F.I. – in collaborazione con FIMI – rilascia tali codici.
Il sistema dell’ISRC prevede che qualsiasi entità che produce registrazioni fonografiche possa richiedere e ottenere l’assegnazione di tale codice, indipendentemente dalla propria appartenenza o meno ad associazioni musicali o simili.
Il codice ISRC identifica le registrazioni audio e video e non i prodotti “fisici” (supporti) e non crea alcun conflitto con i sistemi numerici esistenti di catalogazione dei prodotti con cui coesiste.
L’ISRC non identifica neppure la confezione, anche se le registrazioni audio e video in essa contenute devono essere identificate da un ISRC.
Il codice ISRC è composto da 12 cifre alfanumeriche ed è diviso in quattro parti:
– Codice Paese (assegnato dall’agenzia nazionale): ad es. GB per UK, US per USA, IT per Italia, etc.
– Codice Primo Proprietario (assegnato dall’agenzia nazionale): composto da 3 cifre alfanumeriche
– Codice Annuo (aggiunto dal richiedente o Primo Proprietario): composto dalle ultime due cifre dell’anno (ad es. ’15’ per 2015).
Si fa sempre riferimento all’anno di assegnazione del codice e non alla data di creazione della registrazione musicale.
– Codice del brano (aggiunto dal richiedente o Primo Proprietario): composto da 5 cifre (ad es. ‘00001’ con la prima registrazione, ‘00002’ con la seconda e così via)